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Distacco transnazionale dei lavoratori - Le nuove regole dettate dall'Unione europeaGiovedì 19/07/2018, a cura di TuttoCamere.it
Tutelare i lavoratori distaccati, evitando l'abuso dei diritti garantiti dai trattati senza però pregiudicare il diritto delle imprese che distaccano lavoratori nel territorio di un altro Stato membro di invocare la libera prestazione dei servizi. E' quanto prevede la direttiva UE 2018/957, relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi. La nuova direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. L/173 del 9 luglio 2018, modifica la precedente 96/71/CE, relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito delle prestazioni di servizi, con l'intento di garantire uniformità nell'applicazione delle norme e un'autentica convergenza sociale. I lavoratori distaccati, che sono inviati temporaneamente dal loro abituale luogo di lavoro nello Stato membro ospitante verso un altro luogo di lavoro, devono ricevere almeno le stesse indennità o lo stesso rimborso a copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio per i lavoratori lontani da casa per motivi professionali che si applicano ai lavoratori locali in tale Stato membro. I punti qualificati della direttiva riguardano:
Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguare le loro normative alle nuove regole. Gli Stati membri dell'Unione europea hanno tempo fino al 30 luglio 2020 per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva UE 2018/957. Fino a tale data, la direttiva 96/71/CE rimane applicabile nella versione precedente alle modifiche introdotte dalla presente direttiva. Per scaricare il testo della direttiva 2018/957 clicca qui. Fonte: https://www.tuttocamere.it |
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