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Clamoroso: le concessioni demaniali sono beni e non servizi - Non possono pertanto essere soggette alla direttiva servizi

Lunedì 07/05/2018, a cura di TuttoCamere.it


"Le concessioni demaniali sono beni e non servizi, di conseguenza non possono essere soggette alla direttiva Ue Servizi".

E' questa la dichiarazione, che farà sicuramente discutere, fatta, nell'Aula dei gruppi parlamentari alla Camera, da Frederik Frits Bolkestein, il politico olandese, commissario Ue per il Mercato interno, la tassazione e l'unione doganale nella Commissione Prodi dal 1999 al 2004.

A entusiasmarsi sono i balneari di tutta Italia convenuti ad ascoltare l'oratore da cui prende il nome la "direttiva Bolkestein" sulla libera circolazione dei servizi nella Ue, quella la cui interpretazione in Italia vorrebbe che le concessioni demaniali vengano messe all'asta. Ipotesi questa che da anni agita gli oltre 30mila titolari di concessioni balneari in Italia, spesso da decenni sulla stessa spiaggia, che temono di perdere la fonte di reddito di intere generazioni.

"In virtù della concessione i concessionari demaniali possiedono suolo e strutture, quindi la concessione è un bene, non è un servizio", scandisce Bolkestein, "non vedo come le concessioni demaniali non debbano essere considerate beni ma servizi", ribadisce, "non capisco come una concessione demaniale possa essere considerata un servizio".

Il fatto è che "parliamo di concessionari demaniali delle spiagge, sono oltre 30mila e rappresentano una categoria economica molto importante, sono piccole e medie imprese e molta occupazione arriva dalle Pmi: economicamente parlando sono molto importanti, e non vedo come possano essere considerati servizi". Insomma, "anche se i concessionari aiutano i turisti penso che non dovrebbero essere considerati servizi perché quello non è il loro campo principale", precisa.

In Spagna i concessionari possono avere una proroga di 75 anni, "se si possa fare altrettanto in Italia non so, dipende dal governo italiano", sottolinea Bolkestein.

"I concessionari sono Pmi, sono importanti per l'occupazione - prosegue Frits Bolkestein - e il governo italiano farebbe bene a essere d'accordo nel fare quello che il ministro dell'Economia e Finanze mi ha detto tempo fa, siamo d'accordo che non sono servizi che vengono forniti ma beni di cui si è in possesso".

Il nuovo Parlamento e il nuovo Governo dovranno ora confrontarsi con gli organi europei e provvedere ad attuare tutte quelle azioni legislative e amministrative per fare in modo che venga confermata definitivamente la non applicabilità della direttiva europea alle concessioni demaniali marittime italiane, dando così ampie garanzie alle 30.000 imprese italiane e stabilità a un settore economico strategico che assicura migliaia di posti di lavoro in tutta Italia.

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Fonte: https://www.tuttocamere.it
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