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Piano nazionale anticorruzione - Sanzioni dall'ANAC per la mancata o tardiva adozioneGiovedì 21/09/2017, a cura di TuttoCamere.it
La tardiva adozione, da parte del Comune, del piano triennale per la prevenzione della corruzione si configura come una grave inadempienza che comporta una sanzione pecuniaria di 1.000,00 euro a carico del responsabile della trasparenza, del sindaco e di ognuno degli assessori in carica. A confermarlo è la delibera dell' Autorità nazionale anticorruzione n. 828/2017 del 27 luglio 2017, emessa dopo aver accertato che un Ente locale non ha pubblicato sul sito web, nella sezione "Amministrazione trasparente", l'aggiornamento del piano triennale relativo al triennio 2017-2019. La rilevazione ha fatto scattare il procedimento sanzionatorio nei confronti dei componenti della Giunta e del segretario generale, in qualità di responsabile della trasparenza, per la mancata adozione del documento entro la data del 31 gennaio 2017. Ricordiamo, infatti, che secondo quanto stabilito dal comma 8 dell'art. 1, della legge n. 190/2012, come sostituito dall'art. 41 del D.Lgs. n. 97/2016 " [ ... ]. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno e ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione. Negli enti locali il piano è approvato dalla giunta. L'attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti estranei all'amministrazione. [ ... ]". Nel caso in cui il soggetto obbligato ometta l'adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione, dei programmi triennali di trasparenza o dei codici di comportamento, l'art. 19, comma 5, lett. b) del decreto legge n. 90/2014, convertito dalla legge n. 114/2014, ha previsto l'applicazione di una sanzione amministrativa nella misura che va da un minimo di euro 1.000,00 ad un massimo di 10.000,00 euro. Nel caso di specie il Comune interessato, a fronte della richiesta di chiarimenti da parte dell'ANAC, giustifica il proprio ritardo con la necessità di un supplemento di istruttoria causato dalla "precisa volontà di elaborare tale strumento come risultato di un percorso condiviso tra organo di indirizzo politico (...) e struttura amministrativa" in conformità agli indirizzi espressi dalla medesima Autorità con la delibera n. 831/2016. L'adozione tardiva del piano, a parere dell'Ente, sarebbe quindi dovuta all'esigenza di adeguare le prescrizioni del documento al concreto contesto organizzativo della realtà locale, tant'è vero che, una volta ultimate le occorrenti verifiche, il piano triennale è stato poi approvato dalla Giunta con la delibera n. 59 del 18 maggio 2017. Le giustificazioni addotte non sono però ritenute valide dall'ANAC, per la quale la tardiva approvazione è stata causata da "un atteggiamento di negligenza e noncuranza dell'amministrazione comunale", rimasta inattiva anche dopo le note di richiamo inviate dalla Prefettura il 1 marzo e il 4 aprile 2017. La sanzione resta a carico dei soggetti tenuti al dovere d'azione violato, nel caso di specie: Sindaco, assessori e Responsabili Prevenzione Corruzione e Trasparenza. Per scaricare il testo della delibera ANAC n. 828/2017 clicca qui. Fonte: http://www.tuttocamere.it |
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