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Istituito l'ufficio del difensore civico per il digitaleLunedì 26/02/2018, a cura di TuttoCamere.it
Finalmente, cittadini e imprese, potranno, in pochi click, o, meglio ancora, con pochi tap sullo schermo di smartphone e tablet, segnalare all'ufficio del "difensore civico digitale" gli ostacoli che incontrano nell'esercizio dei loro diritti di cittadinanza digitale e/o gli inadempimenti di amministrazioni e concessionari di pubblici servizi, chiedendo che il difensore civico, verifichi, valuti e, qualora la contestazione risulti fondata, intervenga per convincere l'amministrazione o il concessionario del servizio pubblico a rispettare i suoi doveri digitali. Chiunque potrà presentare al difensore civico per il digitale, attraverso apposita area presente sul sito istituzionale dell'Agenzia per l'Italia digitale (AgID), segnalazioni relative a presunte violazioni del Codice dell'amministrazione digitale (CAD) e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dei gestori di servizi pubblici e delle società a controllo pubblico. Ricevuta la segnalazione, il difensore civico, se la ritiene fondata, inviterà il soggetto responsabile della violazione a porvi rimedio tempestivamente e comunque non oltre trenta giorni. Le decisioni del difensore civico verranno pubblicate in un'apposita area del sito Internet istituzionale. Tutto questo lo prevede il nuovo testo del comma 1-quater dell'articolo 17 del D.Lgs. n. 82 del 7 marzo 2005 (Codice dell'Amministrazione Digitale - CAD), come da ultimo modificato dal comma 1, lett. c) dell'art. 17 del D.Lgs. n. 217 del 13 dicembre 2017, entrato in vigore il 27 gennaio 2018. Cittadini e imprese si trasformeranno così in sentinelle di cittadinanza digitale e, dal basso, segnaleranno ciò che non funziona perché il difensore civico possa, al posto loro, farsi carico di dar forma e sostanza ai diritti dimenticati, violati o ignorati. Questa figura, prevista in precedenza presso ogni amministrazione, assume oggi la funzione di difensore unico a livello nazionale per dirimere i dissidi fra cittadini e amministrazioni pubbliche in materia di digitale, e rendere così effettivi i diritti di cittadinanza digitale. Per la prima volta dal 2005 (data del varo del CAD), esisterà una figura, un ufficio, un soggetto - terzo, imparziale, competente e autonomo per legge - al quale cittadini e imprese potranno rivolgersi, in maniera agile, semplice e immediata, senza formalità e senza intermediari professionali né carte da bollo per segnalare Amministrazioni e concessionari di pubblici servizi che, a dispetto delle regole del Codice, resistono ostinatamente alla trasformazione digitale e ostacolano il Paese lungo la strada del futuro. Innanzitutto il difensore civico digitale, che il correttivo del Codice dell'amministrazione digitale istituisce presso l'Agenzia per l'Italia digitale, dovrà fare attività di educazione civica digitale: raccontare a cittadini e imprese, al di là di norme e precetti scritti, quali sono i loro diritti di cittadinanza digitale e come li si esercita. Se vuoi accedere al sito dell'Agenzia per l'Italia digitale e inviare una segnalazione al difensore civico per il digitale clicca qui. Fonte: https://www.tuttocamere.it |
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