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Fatturazione elettronica obbligatoria - Via libera dall'Unione europea

Lunedì 07/05/2018, a cura di TuttoCamere.it


Con la decisione di esecuzione (UE) n. 2018/593 del 16 aprile 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. L99 del 19 aprile 2018, il Consiglio dell'Unione europea ha autorizzato l'Italia ad introdurre una misura speciale di deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, in particolare, ad introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano, ad eccezione dei soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese, e a convogliare le fatture nel Sistema di Interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate.

Il "via libera" del Consiglio, infatti, si basa sull'articolo 395 della direttiva IVA, che consente di autorizzare misure speciali di deroga alla direttiva stessa "allo scopo di semplificare la riscossione dell'imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali", obiettivi che l'Italia ha ritenuto di perseguire imponendo l'obbligo generalizzato della fatturazione elettronica che:
  • da un lato, permette all'amministrazione finanziaria di acquisire in tempo reale le informazioni contenute nelle fatture, in modo da poter effettuare controlli tempestivi e automatici sulla coerenza dell'imposta dichiarata e versata,

  • dall'altro lato, imprime un impulso alla digitalizzazione e semplifica la riscossione delle imposte.


Dall'obbligo - che scatterà dal 1° gennaio 2019 e riguarderà sia le operazioni tra imprese che quelle verso consumatori finali - sono esclusi soltanto i soggetti passivi che si avvalgono del c.d. "regime di vantaggio"; in sostanza, come si legge nell'art. 1 della decisione, l'esclusione riguarda "i soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese", i quali non sono tenuti ad emettere e possono rifiutare di accettare le fatture elettroniche.

La decisione ha effetto temporaneo e si applica dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021.

Un'eventuale richiesta di proroga da parte dell'Italia dovrà essere accompagnata da una relazione alla Commissione europea sull'efficacia della misura speciale nel contrasto dell'evasione e nella semplificazione della riscossione dell'IVA, nonché sull'incidenza dell'obbligo in termini di oneri e di costi amministrativi dei soggetti passivi.

Per scaricare il testo della decisione UE clicca qui.

Fonte: https://www.tuttocamere.it
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