Telefono e Fax

Tel: 0688650368 Fax: 06233201556

Commercialista, Mediatore Civile, Consulenza del Lavoro
Istituto Nazionale per la Mediazione e l'Arbitrato

Collocamento obbligatorio

Mercoledì 31/01/2018

a cura di Studio Dott.ssa Giorgia Signaroldi
Legge n.68, 12 marzo 1999.



A partire da gennaio 2018, i datori di lavoro con un organico compreso tra i 15 ed i 35 dipendenti, sono tenuti, qualora risultino scoperti, all'assunzione di un disabile nell'arco di 60 giorni.

Viene meno l'articolo 2, comma 3, della legge numero 68/1999 che subordinava l'obbligo di assumere un portatore di handicap a quando si fosse effettuata una nuova assunzione. Tale onere, come affermava l'articolo 2, comma 2, del DPR numero 333/2000, doveva essere assolto nei successivi 12 mesi, ora le aziende hanno 60 giorni di tempo.

È necessario porre alcune riflessioni sulle modalità di calcolo del personale dipendente con contratto di lavoro subordinato, al fine di verificare se si è raggiunta la soglia minima a partire dalla quale scatta l'aliquota d'obbligo (che si ricorda essere per le imprese da 15 a 35 dipendenti è pari a un'unità, per le imprese da 36 a 50 dipendenti pari a 2 unità e per le imprese con più di 50 dipendenti pari al 7% dei lavoratori occupati). La computabilità tiene conto, ai fini dell'assoggettamento della normativa, della struttura aziendale, intesa nel suo complesso. Nel caso di società straniera operante in Italia, il numero va determinato sulla sola sede presente nel nostro Paese.

Non sono computabili ai fini del calcolo della quota di riserva:


a) i lavoratori disabili già in forza avviati ex lege numero 68/1999 (ma anche assunti per effetto di norme precedenti tra cui la legge n. 482/1968 e quelle concernenti i centralinisti ciechi ed i massofisioterapisti);
b) i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata fino a sei mesi: si ritiene che gli stessi debbano essere calcolati nel momento in cui superino tale soglia. In presenza di attività di carattere stagionale il periodo si calcola sulla base delle corrispondenti giornate lavorate prestate nell'arco solare, anche non continuative;
c) i soci di cooperative di produzione e lavoro che hanno in essere, oltre al vincolo associativo, un ulteriore rapporto di natura subordinata;
d) i dirigenti, intesi in senso stretto, senza alcun riferimento a "quadri apicali";
e) i lavoratori occupati con contratto di somministrazione presso l'utilizzatore, in quanto dipendenti dell'Agenzia di Lavoro;
f) i lavoratori assunti per svolgere attività esclusivamente all'estero, per la durata di tale attività;
g) i soggetti già impegnati in lavori socialmente utili o di pubblica utilità assunti a tempo indeterminato;
h) i lavoratori a domicilio: la norma non cita espressamente i dipendenti con modalità di telelavoro che, tuttavia, parte della dottrina, ritiene assimilabili ai lavoratori a domicilio;
i) gli apprendisti di qualsiasi tipologia per tutta la durata del periodo formativo (in genere 36 mesi), fatte salve le qualifiche riferibili al settore artigiano ove la durata prevista dal CCNL può raggiungere i cinque anni. Anche gli apprendisti senza limite d'età, assunti con contatto professionalizzante in quanto percettori di indennità di mobilità o titolari di un trattamento di disoccupazione non sono computabili per tutta la durata del periodo formativo;
j) i lavoratori a tempo indeterminato parziale sono calcolati "pro-quota".


Ci sono settori che beneficiano di particolari esclusioni dalla base del computo. In edilizia, viene escluso il personale di cantiere. Sono esclusi i settori del trasporto aereo, marittimo e terreste, l'autotrasporto. Negli impianti a fune è escluso il personale direttamente adibito alle aree di esercizio e regolarità dell'attività di trasporto. Nella vigilanza, prevenzione e primo intervento, è escluso tutto il personale, con l'eccezione del personale amministrativo, a condizione che l'attività di vigilanza venga svolta in modo esclusivo e che i soggetti posseggano i requisiti psico-fisici necessari per ottenere il c.d "porto d'armi". Resta escluso dalla base di calcolo, nei partiti politici, nelle organizzazioni sindacali e nelle ONLUS, tutto il personale, ad eccezione di quello tecnico-esecutivo e con funzioni amministrative, individuato sulla base di norme regolamentari o contrattuali.

I lavoratori in "smart- working" sono computabili, a tutti gli effetti, nell'organico in quanto la loro prestazione postula, soltanto, che parte dell'attività lavorativa si effettui al di fuori del perimetro aziendale.
I lavoratori già disabili prima della costituzione del rapporto, non assunti attraverso collocamento obbligatorio, vengono computati nell'aliquota di riserva nel caso in cui abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60% o con minorazioni ascritte dalla prima alla sesta categoria delle tabelle allegate al DPR n. 915/1978. I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni per infortunio o malattia con una riduzione, pari o superiore al 60%, a meno che tale inabilità non scaturisca da un inadempimento del datore di lavoro in materia di sicurezza od igiene sul lavoro, accertato in via definitiva, in sede giurisdizionale.

L'onere deve essere assolto attraverso una richiesta nominativa indirizzata al servizio disabili ove insiste l'azienda. L'assunzione deve avvenire, sia pure a tempo parziale, con un orario superiore al 50% rispetto a quello contrattuale.
Se il datore di lavoro, per l'oggettiva struttura della propria azienda, non è in grado di effettuare una selezione del personale disabile, può sempre chiedere che lo stesso sia avviato dal servizio attraverso una delle modalità in uso. Una richiesta di avviamento dell'unità carente sospende qualunque sanzione relativa alla mancata copertura.

Se il datore di lavoro non ottempera all'obbligo scatta una sanzione amministrativa il cui importo è pari a 153.20 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo, rispetto a quello in cui è scattato l'obbligo. Essa può essere verificata dagli organi di vigilanza dell'Ispettorato territoriale del Lavoro competente per territorio, sia a seguito di segnalazione, sia a seguito di visita ispettiva. La sanzione fissa e progressiva è diffidabile a condizione che il datore di lavoro, oltre alla presentazione del prospetto informativo (il cui mancato invio è sanzionato con una somma, anch'essa diffidabile, pari a 635,11 euro, oltre 30.76 euro per ogni giorno di ritardo) sottoscriva il contratto di assunzione con il portatore di handicap.
Notizie
Oggi
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 2024 è stato publicato il decreto del Ministero dell'ambiente...
 
Oggi
L'Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato in consultazione la bozza dell’OIC 5,...
 
Oggi
La Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Basilicata, con sentenza n. 61/1 del 22 febbraio...
 
Oggi
Dal 1° luglio 2023 è entrata definitivamente in vigore la riforma del lavoro sportivo, che...
 
Oggi
Emanata dall'Inps la prima direttiva sull'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale (IA) all’interno...
 
Ieri
Con Provvedimento del 12 aprile sono definite le modalità con cui l’Agenzia delle entrate...
 
Ieri
Ricordiamo che entro il 30 aprile 2024, i datori di lavoro del settore privato in possesso...
 
Ieri
Ai fini della fruizione dei crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi e dei crediti...
 
Ieri
Si è aperta lo scorso 15 aprile la possibilità di utilizzare la procedura informatica per...
 
Ieri
Si insedierà il prossimo 24 aprile il gruppo di studio sulle norme in materia di sicurezza sul...
 
Ieri
Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense ha approvato, in favore degli iscritti, 15 bandi per...
 
Martedì 16/04
Il TAR del Lazio ha dichiarato “infondati” tutti i ricorsi presentati da diverse associazioni...
 
Martedì 16/04
Il Decreto Adempimenti tributari (Dlgs n. 1/2024), che recepisce alcuni principi direttivi della Riforma...
 
Martedì 16/04
Il decreto Adempimenti tributari (Dlgs n. 1/2024), che recepisce alcuni principi direttivi della riforma...
 
Martedì 16/04
La Cassa di previdenza dei Commercialisti ha attivato due nuove iniziative a favore propri iscritti: il...
 
Martedì 16/04
Con il Messaggio n. 1414 del 9 aprile l'Inps riepiloga i limiti reddituali riferiti agli anni 2023 e...
 
Lunedì 15/04
Il comma 1 dell’articolo 25 del D.P.R. 633/1972 prevedeva che le fatture di acquisto risultassero: numerate...
 
Lunedì 15/04
Ancora più semplice tenersi aggiornati e non dimenticare date e adempimenti fiscali: l’Agenzia...
 
altre notizie »
 

Studio Dott.ssa Marisa Cecoli

Via Marcello Soleri 16, sc.A, int.5 - 00139 Roma (RM)

Tel: 0688650368 - Fax: 06233201556

Email: info@studiocecoli.it

P.IVA: 06335641004